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Comunicato stampa                                                            8 giugno 2023

 

Sede dell’Autorità antiriciclaggio in Italia, lettera dell’Ucid ai parlamentari: “Una battaglia bipartisan”

 

Una “battaglia” silenziosa e poco amplificata dai media si sta combattendo, in queste settimane, tra le diplomazie europee per l’assegnazione della sede dell'Autorità europea per l'“Anti-money laundering” – Amla, l’agenzia dell’antiriciclaggio, la cui decisione scaturirà dal cosiddetto Trilogo, l'incontro previsto nella procedura legislativa della UE che vede coinvolti i rappresentanti del Parlamento, del Consiglio e della Commissione.

Riccardo Pedrizzi, Presidente Nazionale del Cts dell’Ucid (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti) e Presidente del Gruppo Lazio, fa notare come l'Italia nell'attribuzione di questo tipo di agenzie, che sono circa una quarantina, collocate in oltre 30 città diverse, non abbia saputo cogliere appieno tutte le relative opportunità, per cui il nostro Paese è fortemente sottodimensionato. “Solo a Parma infatti ha sede l'Autorità europea per la sicurezza del cibo ed a Torino vi è la European training foundation, che si occupa di formazione lavorativa. La Francia e la Germania invece, tanto per fare qualche esempio, annoverano le principali istituzioni di regolazione di mercati (Esma, Eba, Eiopa, Bce, Ecrb). L'importante agenzia delle frontiere (Frontex) è in Polonia. Belgio, Lussemburgo, Spagna, Portogallo e Olanda, dal loro canto, si classificano bene essendo sedi di altre importanti agenzie”, spiega Pedrizzi.

Secondo il Comitato Tecnico Scientifico dell’Ucid, sul dossier dell'Amla “l'Italia ha delle ottime carte da giocare ed è auspicabile che lo sappia fare con tempismo e fermezza, anche perché diverse città italiane potrebbero aspirare ad essere scelte per questa autorità dal momento che dispongono di tutti i requisiti per eccellere: l'accessibilità dagli altri Paesi europei, sedi adeguate, sistemi di sicurezza sociale e assistenza medica, scuole e opportunità di formazione per le famiglie dei funzionar e cosi via”.

“L'Italia, inoltre, ha una consolidata e riconosciuta esperienza istituzionale, amministrativa, giudiziaria, accademica sui temi dell'antiriciclaggio e antiterrorismo sul fronte economico-finanziario, un track record che le dà una speciale credibilità ed un'autorevole considerazione”, prosegue l’Ucid.

Ecco perché Pedrizzi e l’Ucid, in questi giorni, solleciteranno tutti i parlamentari italiani, con una missiva, ad impegnarsi in modo bipartisan per l’assegnazione della sede dell’Autorità  “perché porterebbe lavoro,  prestigio ed autorevolezza a livello europeo”. 

 

Pubblicato da:

Il Secolo d'Italia -  07/06/2023