I giovani e la loro idea di futuro, un confronto internazionale tra Italia, Germania, Polonia, Russia di Giovanni Scanagatta

Premessa

Studiare la visione del futuro da parte dei giovani permette di fare previsioni politiche, demografiche economiche e sociali sullo sviluppo dei popoli, descrivere gli orientamenti dei giovani riguardo l’attività economica e socio-politica, pensare e programmare la vita che abbiamo davanti a noi.

Il confronto tra diversi Paesi aiuta ad individuare anche il vettore della possibile migrazione isolando non il presente, ma il futuro "punto di attrazione" della gioventù. Con l'attuale libertà di circolazione delle persone, delle merci, dei capitali e del lavoro, in particolare all'interno degli stati membri dell’Unione europea, è probabile prevedere quale Paese sarà destinatario dei maggiori flussi di lavoratori giovani, volenterosi e attivi, e nello stesso tempo comprendere il "livello di richieste" degli individui sia riguardo il grado di crescita del proprio Paese, sia il posto che essi aspirano ad occupare nella scala sociale. I risultati della presente indagine consentono, infine, di proporre correzioni ai “vettori di sviluppo”.

L’indagine fa riferimento a due rilevazioni che sono state condotte nel 2018 e nel 2019 con le stesse modalità, tempi e domande tra uomini e donne di età compresa tra i 18 e 30 anni, in Italia, Germania, Polonia e Russia. La dimensione totale del campione nel 2018 è pari a 1.536 giovani, nel 2019 a 2.200.

L’interesse di questa indagine riguarda il fatto che i quattro Paesi analizzati sono legati da comuni radici cristiane, ma da diverse esperienze dei modelli economici e politici. Germania e Italia hanno seguito il modello dell’economia di mercato e Russia e Polonia il modello dell’economia centralizzata di tipo sovietico. Questa distinzione di modelli economici è venuta meno con la caduta del muro di Berlino nel 1989 e, poco dopo, con l’implosione dell’Unione Sovietica nel 1991. Sarà pertanto possibile misurare il grado di convergenza tra i valori dei giovani che provengono da modelli economici e politici diversi, ma che tutti sono nati dopo il crollo del muro di Berlino.

L’indagine è stata promossa da un gruppo di esperti appartenenti a diversi enti: per l’Italia, l’Eurispes e l’Università di Roma “La Sapienza”; per la Germania, l’Istituto Iwak dell’“Università Goethe” di Francoforte; per la Polonia, il “Central Institute for Labour Protection (C.I.O.P)” di Varsavia, il “Voivodeship Labour Office” di Białystok, la “Warsaw School of Social Psychology”; per la Federazione Russa, il “Centro Federale di Sociologia Teorica ed Applicata” dell’Accademia Russa delle Scienze (FCTAS RAS) e l’“Università Umanitaria Statale Russa” di Mosca.

I valori della vita: politica e religione all’ultimo posto

I valori della vita dei giovani tra i 18 e i 30 di Italia, Germania, Polonia e Russia sono fortemente orientati verso valori che riguardano la vita sociale e privata, evidenziando, invece, una lontananza rispetto ai valori politici e a quelli religiosi (v. tabella 1).

Dall’indagine emerge, in particolare, che tra i valori della vita considerati prioritari dai giovani, la salute raggiunge percentuali elevate in tutti e quattro i paesi: 98% in Polonia, 97,8% in Italia, 86,1% in Germania, 95,3% in Russia. Il lavoro è importante per il 92,4% degli italiani, l’89,1% dei russi, l’87,5% dei polacchi, il 70,7% dei tedeschi. Il valore dell’amore mostra preferenze che variano dall’84,6% dei russi al 92,2% dei polacchi. La politica, al contrario, suscita la preferenza del 61,3% degli italiani, e solo di poco più della metà dei tedeschi (55,3%), del 38,3% dei polacchi e del 36,6% dei russi. Anche il valore relativo ai figli è in declino (70,5% Italia, 68,4% Polonia, 67,6% Russia, 67,5% Germania). Così come quello della religione (36,9% Russia, 36,1% Polonia, 35,6% Germania, 32,8% Italia).

Tabella 1

I valori della vita dei giovani in Russia, Polonia, Germania, Italia

In % del numero di risposte, suddivise per Paese. Sono state prese in considerazione le risposte: molto importante e importante

 

Italia

Germania

Polonia

Russia

Salute

97,8

86,1

98,0

95,3

Istruzione

96,4

81,2

88,6

87,2

Vita onesta

96,2

89,6

86,3

87,4

Indipendenza personale, la libertà da

95,6

87,1

97,1

89,4

Credere nei propri ideali, i principi

95,1

84,4

84,4

70,8

Famiglia

93,3

88,1

95,5

89,8

La pace della mente

92,7

85,8

82,0

97,2

Lavoro

92,4

70,7

87,5

89,1

Il rispetto per la legge

92,0

80,1

73,5

76,8

Amici

91,9

95,1

90,8

79,1

La democrazia

91,1

83,2

80,6

57,8

Tempo libero, vacanze

90,0

90,6

93,5

88,6

Amore

89,9

85,9

92,2

84,6

La libertà di parola

88,0

84,9

90,6

81,2

Il riconoscimento, il rispetto da parte degli altri

84,9

70,2

73,3

65,5

I soldi

82,2

77,7

91,7

90,3

Carriera

78,2

63,2

81,8

78,7

Sesso

77,4

73,6

81,1

67,2

I figli

70,5

67,5

68,4

67,6

Benessere materiale

62,1

59,8

91,5

90,2

La politica

61,3

55,3

38,3

36,6

Gli affari

53,3

47,7

52,2

64,8

Bellezza

45,2

56,8

59,7

65,3

Il patriottismo

42,7

38,8

55,3

49,3

La religione

32,8

35,6

36,1

36,9

E’interessante a questo punto misurare il grado di convergenza tra i valori della vita espressi dai giovani di Italia, Germania, Polonia e Russia. Naturalmente ci si attende che la convergenza sia forte tra Italia e Germania da una parte e Polonia e Russia dall’altra. I coefficienti di correlazione lineare che abbiamo calcolato sono coerenti con questa ipotesi (massima correlazione lineare positiva uguale a uno). Il coefficiente di correlazione tra Italia e Germania è uguale a 0,94, superiore a tutti; quello tra Italia e Polonia a 0,82; quello tra Italia e Russia a 0,72. Inoltre il coefficiente di correlazione tra Germania e Polonia è pari a 0,84; quello tra Germania e Russia a 0,72. Infine il coefficiente tra Polonia e Russia è uguale a 0,89. E’ utile osservare che i gradi di dispersione dei valori espressi dai giovani di Italia, Germania, Polonia e Russia sono abbastanza contenuti e allineati. Infatti il coefficiente di variazione (rapporto percentuale tra scarto quadratico medio e media) è pari al 24,1% per l’Italia, al 22,6% per la Germania, al 22,5% per la Polonia e la Russia.

Tabella 2

Stato emotivo-psicologico vissuto dai giovani nel corso dell’ultimo anno

In % del numero di risposte

 

Italia

Germania

Polonia

Russia

Inquieto/ansioso

30,6

9,3

12,1

16,0

Interessato/attivo

27,1

15,8

11,3

13,6

Positivo verso gli altri

13,3

2,9

14,0

7,2

Entusiasta

8,4

10,9

12,3

8,0

Amichevole

6,7

5,8

11,1

1,3

Mesto, triste

6,5

16,1

6,7

5,9

Indifferente/passivo

5,4

15,8

7,5

8,5

Dilatorio, che rinvia le scelte

1,2

5,7

20,1

32,6

Arrabbiato, aggressivo

0,9

2,6

4,9

6,9

Come risulta dalla tabella 2, lo stato inquieto e più ansioso risulta in Italia (30,6%), seguita dalla Russia (16%), dalla Polonia (12,1%) e infine dalla Germania (9,3%). I più arrabbiati e aggressivi risultano i giovani russi (6,9%), seguiti dai polacchi (4,9%), dai tedeschi (2,6%) e infine dagli italiani (0,9%).

Anche nel caso della tabella 2, abbiamo misurato il grado di convergenza tra lo stato emotivo-psicologico dei giovani in Italia, Germania, Polonia e Russia. Qui si riscontra un grado di variabilità maggiore rispetto al caso precedente della tabella 1, confermando tuttavia, anche se su livelli minori, la convergenza tra Italia e Germania da una parte e Polonia e Russia dall’altra. Il coefficiente di correlazione lineare tra Italia e Germania è pari a 0,29; quello tra Italia e Polonia a 0,10; quello tra Italia e Russia a 0,06. Negativo è il coefficiente di correlazione tra Germania e Polonia e tra Germania e Russia, rispettivamente -0,30 e -0,08. Infine elevato e positivo risulta il coefficiente tra Polonia e Russia, pari a 0,74. Quest’ultimo coefficiente è il più elevato di tutti.

Programmazione della vita sempre più breve

In tutti i paesi considerati, i giovani presentano un orizzonte di programmazione sociale della propria vita di valore medio da 4 a 8 anni. Per quanto riguarda l’idea che i giovani hanno sulla durata della loro vita e del loro stato di buona salute fisica e mentale, i giovani russi stimano che la loro vita attiva arriverà a 56,2 anni, la durata della vita a 68,8 anni; i giovani polacchi rispettivamente a 51,1 anni e 76,6 anni; i giovani tedeschi pensano di restare attivi fino a 61,2 anni e di avere una durata di vita pari a 82,4 anni. I giovani italiani hanno espresso i risultati più elevati con una valutazione di vita attiva fino a 65,8 anni e una aspettativa di vita di 84,5 anni. Le indicazioni relative ai progetti per figli variano in media da 1,29 a 1,69 figli. I giovani russi hanno progetti per 1,64 figli (media), i giovani italiani per 1,69 figli (media).

L’aspetto demografico della ricerca è uno dei temi più preoccupanti. Quello che emerge è che l’aumento della ricchezza del Paese e delle possibilità economiche non è il requisito fondamentale per l’aumento delle nascite. I giovani vogliono una famiglia, ma non vogliono fare figli; e questa è una tendenza comune a tutti i paesi occidentali. Pertanto, la politica dovrebbe aiutare a cambiare la percezione dell’idea di famiglia e sottolinearne l’importanza; così come il mondo delle imprese e quello della società civile dovrebbero comunicare gli aspetti positivi di essere genitori. Per questo motivo è fondamentale una politica attiva per la famiglia.

 Lavoro e casa: in cima alle preoccupazioni dei giovani. Il terrorismo non c’è

La situazione del mercato del lavoro, i problemi abitativi, la mancanza di tutele per la vecchiaia e, in generale, le difficoltà economiche sono tra le principali preoccupazioni percepite dai giovani.

In particolare, le difficoltà finanziare sono citate dal 36,8% dei tedeschi, 35,7% dei russi, 22,9% degli italiani, 22,5% dei polacchi. Gli affitti elevati sono un problema per quasi la metà dei tedeschi (48,2%), quattro polacchi e russi su dieci (rispettivamente 41,9% e 40,2%) e tre italiani su dieci (30,5%). Molto meno sentiti i problemi come la minaccia del terrorismo (8,1% in Italia, 3,5% in Russia, 2,9% in Polonia,1,9% in Germania); o la crescita di sentimenti nazionalistici (11,8% in Polonia, 11,5% in Germania, 9,7% in Italia, 9,1% in Russia).

Il colore del successo? Carriera, amici e salute

Opinione comune dei giovani intervistati è che il raggiungimento del successo sia la misura più importante per la realizzazione della propria personalità. Tra i criteri principali che i giovani indicano per definire cosa sia il successo nella vita prevalgono i motivi di realizzazione personale: il successo nella carriera (30,6% Russia, 27,8% Germania, 20,7% Polonia, 18,6% Italia); la possibilità di vivere una vita interessante (40% Germania, 39,9% Russia, 25,2% Polonia, 10,2% Italia); di avere amici (37,5% Polonia, 37,3% Russia, 36,6% Germania, 30,4% Italia); o una buona salute (38% Germania, 37,9% Polonia, 36,7% Russia, 36,2% Italia).
Nei quattro Stati presi in considerazione, i giovani intervistati hanno dichiarato che, in una prospettiva di 10-15 anni, dopo aver ricevuto un’istruzione e trovato un posto adeguato di lavoro, saranno in grado di esprimere il loro potenziale raggiungendo una posizione nella scala sociale di valore quasi doppio rispetto a quella attuale (Italia da 61,9% a 75,3%; Germania da 45,3% a 79,4%; Polonia da 42,6% a 73%; Russia da 35,5% a 81,3%).

E’ stato chiesto ai giovani il livello di posizione sociale e professionale che si prefiggono di raggiungere nel futuro. E un dato, in particolare, colpisce. In Italia, rispetto ai giovani degli altri paesi, si è riscontrato un numero molto più alto di ragazzi che aspirano ad un lavoro “dipendente” (il 63,3% rispetto al 25,8% della Polonia, al 20,1% della Germania e al 12,7% della Russia). Parallelamente, sono zero coloro che vorrebbero essere imprenditori di grandi imprese (contro il 21,6% della Polonia, il 12,4% della Germania, il 19,6% della Russia).

Vita politica e sociale: Europa divisa a metà

Come è vissuto dai giovani il valore della partecipazione alla vita delle comunità nelle quali vivono? In Italia, dove i il ruolo della religione, della Chiesa e delle associazioni ecclesiali (un centinaio tra movimenti e associazioni con oltre 5 milioni di iscritti) è forte la partecipazione alle attività religiose e di impegno sociale (22,1% in Italia, a fronte del 10,2% Germania, del 5,1% Russia e del 4,3% Polonia).

Lo stesso si può dire per le attività di volontariato che coinvolgono i giovani in Italia (37,9%); in Germania e Polonia la percentuale di giovani che partecipano ad attività simili è pari alla metà (rispettivamente il 19,2% e il 19,5%); in Russia il 27,8%. Riguardo alla partecipazione politica e civile, i giovani polacchi sono molto più vicini ai russi rispetto a tedeschi e italiani; l’unica differenza riguarda i tassi di partecipazione elettorale che in Polonia sono risultati superiori di circa il 10% rispetto alla partecipazione dei russi. Invece, per altri tipi di attività sociali e politiche, i dati relativi ai polacchi risultano leggermente inferiori a quelli dei russi. La vita politica e sociale interna della Germania e dell’Italia mostra un quadro molto diverso: il coinvolgimento attraverso la partecipazione a elezioni di vari livelli, referendum, dimostrazioni e manifestazioni non ha confronto con la situazione dei vicini orientali.

Conclusioni

I risultati dell’Indagine evidenziano che l’orizzonte sociale della programmazione della vita dei giovani è calibrato solo a medio termine ed è significativamente in ritardo rispetto all’orizzonte della programmazione biologica. Un dato che impoverisce il quadro generale del progresso futuro; ma suggerisce che le giovani generazioni non vivono “giorno per giorno”. I giovani, nel contesto dei cambiamenti globali e delle crisi costanti che li caratterizzano, non vedono la possibilità di costruire programmi a lungo termine, che è tipico per le età più mature, e sono alla ricerca di opportunità in varie fonti di risorse. Lo sviluppo sostenibile delle nazioni di appartenenza dei giovani e una situazione stabile nel campo della sicurezza internazionale possono contribuire all’estensione della distanza dell’orizzonte della programmazione della vita.

L’immagine del futuro è influenzata dalla struttura degli orientamenti di valore. La somiglianza della struttura degli orientamenti di valore parla delle comuni radici cristiane della cultura europea e della divisione dei valori universali nella gioventù di Italia, Germania, Polonia e Russia. Divergenze non fondamentali nelle strutture di valore mostrano piuttosto che esse sono legate alle caratteristiche e specificità nazionali della vita politica e pubblica dei vari paesi. L’ottimismo sociale è diffuso tra i giovani di Italia, Germania, Polonia e Russia. Le autovalutazioni delle prospettive delle giovani generazioni si concentrano sulla mobilità sociale verticale, un elemento che indica le condizioni di vita generali considerate come accettabili delle giovani generazioni e il loro grado di fiducia nelle possibilità di miglioramento o meno del loro paese. Più alti sono il “grado” di ottimismo e le dinamiche di movimento sulla scala sociale, più elevata è la collocazione del paese nella scala della “competizione mondiale”.

Pertanto, la misura della fiducia e dell’ottimismo sociale può essere un indicatore della valutazione del funzionamento degli ascensori sociali nella comunità. L’adesione a determinati valori determina la direzione delle aspirazioni dei giovani. L’attuale generazione giovanile è orientata alla creazione del proprio futuro confidando in prevalenza su se stessi, reagendo principalmente in modo autonomo, per conto proprio.

Un’ultima considerazione: il fatto che le giovani generazioni, appartenenti a sistemi anche molto diversi tra loro, manifestino elementi di convergenza su alcuni orientamenti fondamentali relativi alla loro idea di futuro dovrebbe far riflettere sia gli studiosi che i decisori politici sul fatto che il mondo digitale sta creando sempre di più una comunità giovanile che esprime pensieri e sentimenti autonomi, al di là dei tradizionali confini nazionali. La comprensione e la gestione di questo fenomeno è una grande sfida per tutti: un problema politico, culturale, morale e sociale.

I giovani sono la nostra speranza per un mondo migliore ed è responsabilità di tutti non rendere vana questa speranza, che va oltre i confini territoriali di Italia, Germania, Polonia e Russia, Paesi legati dalle comuni radici cristiane dell’Europa.

Roma, 2 maggio 2020

Giovanni Scanagatta

Nota. Esprimo la mia più viva riconoscenza al carissimo amico Evgheni Novoselov che mi ha fatto conoscere queste stimolanti indagini sui giovani europei. Grazie ad Evgheni, ho conosciuto nel 2018 le bellezze della Russia, storiche, culturali e religiose. Mi ha molto incoraggiato a seguire queste indagini, anche per fare conoscere il modello italiano del capitalismo familiare delle piccole e medie imprese, fondato sui valori della famiglia, della Dottrina Sociale della Chiesa e dell’associazionismo cattolico. Si tratta dei valori universali dello sviluppo, della solidarietà, della sussidiarietà, della destinazione universale dei beni, del bene comune.